Spariscono Treviso e la Fortitudo

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  1. James Watson
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    Bene!
     
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  2. Lollo7zar
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    INTANTO GODIAMO

    Il Teramo Basket non c'è più



    E’ finita. Niente più domeniche da passare vicino ad un parquet, non più una squadra da tifare, sostenere o con cui soffrire. Più nulla. Perché questa è la fine che è stata scelta, dal presidente Lino Pellecchia, per il Teramo Basket. Bastava pagare oggi i 18 mila euro dell’affiliazione alla FIP per esistere ancora, anche l’anno prossimo, se non in serie A, almeno in un campionato minore. Il Teramo Basket 1973, invece, non ci sarà più, in quanto struttura sportiva. La società rimane invece ancora in piedi. Società con i suoi crediti ed i suoi debiti.
    Il 14 luglio il Consiglio Federale reciterà il de profundis ufficiale, un semplice atto formale a fronte di un’affiliazione non pagata. Oggi scadevano anche fidejussione e iscrizione per la serie A, cose che comunque passano in secondo piano davanti al funerale sportivo che si sta consumando in queste ore a Teramo.
    Oltre alla prima squadra e alla serie A, scompare anche il settore giovanile. Tutti gli atleti tesserati, grandi e piccoli, sono infatti svincolati. Adesso partirà anche l’asta, a costo zero, per mettere le mani su Achille Polonara e Bruno Cerella.
    Storia di una fine annunciata? Forse sì. Perché quando non si onorano gli impegni con una squadra, con uno staff e con una città, la fine, davvero, non può essere lontana. Il presidente Pellecchia si lamenta di essere stato lasciato solo. In parte è vero. Però solo è anche colui che solo ci vuole restare.
    Molti hanno fatto finta di non vedere o non sapere gli otto milioni di debiti accumulati in nove anni di serie A. Il “modello Teramo” tanto decantato sotto la gestione Antonetti si è sgretolato nel giro di un anno. Il primo passo verso la fine per il Teramo Basket è stato proprio avere sul groppone un tale ammontare di debiti (ribadiamo, ancora senza una spiegazione). Lo stesso presidente Pellecchia, un anno fa, quando ha preso in mano la società di cui prima era socio, davvero non sapeva degli otto milioni di euro? Perché, in questa annata, da chi ha accumulato un tale debito non ha mai preso le distanze?
    Tante sono le domande che, scommettiamo, rimarranno senza risposta. Ma noi continueremo a farle. E la prima è: la società, intesa come Teramo Basket srl, che fine farà caro presidente? Se ci sarà, ovviamente, una fine.
     
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  3. Frikez07
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    quindi quante squadre ci saranno il prossimo anno?
     
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  4. Lollo7zar
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    CITAZIONE (Frikez07 @ 5/7/2012, 22:25) 
    quindi quante squadre ci saranno il prossimo anno?

    io ripeto la mia, secondo me non ripescano nessuno a meno che non ne saltano 3...
     
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  5. Frikez07
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    CITAZIONE (Lollo7zar @ 5/7/2012, 22:28) 
    CITAZIONE (Frikez07 @ 5/7/2012, 22:25) 
    quindi quante squadre ci saranno il prossimo anno?

    io ripeto la mia, secondo me non ripescano nessuno a meno che non ne saltano 3...

    ma perchè sono salite 2 dalla lega2? :facepalm:
     
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  6. Lollo7zar
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    CITAZIONE (Frikez07 @ 5/7/2012, 22:39) 
    CITAZIONE (Lollo7zar @ 5/7/2012, 22:28) 
    io ripeto la mia, secondo me non ripescano nessuno a meno che non ne saltano 3...

    ma perchè sono salite 2 dalla lega2? :facepalm:

    reggio emilia e brindisi, il 2013-14 ci sono le nuove regole, una A a 18 squadre ora con le nuove regole a 16 avrebbe causato problemi, se salta solo teramo fanno a 17 con 2 retrocessioni ed una sola che sale, se ne salta un altra fanno a 16 e hanno risolto già...
     
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    Treviso potrebbe ripartire dalla Lega 2 acquistando il diritto sportivo di Piacenza.

    Oggi il presidente Toti decide se iscrivere o no Roma alla Serie A1.
     
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    Anche Roma salva, assieme a Treviso (che forse parte dalla Lega 2) e Cremona. Scompare invece Teramo dalla massima serie.
     
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    Come da titolo, oggi la Fip ha rigettato la richiesta di partecipazione della Pallacanestro Treviso alla prossima Serie A. Ad oggi non si sa cosa ne sarà del basket a Treviso.

    Mentre sempre la Fip ha revocato l'affiliazione alla Fortitudo Bologna (quella vera, quella riconosciuta anche dai tifosi della Fossa, non la Conad Bologna nota come "Nuova Effe" che milita in Lega Due).

    QUI si trova il tutto. Il basket Italiano perde due piazze storiche, peccato.
     
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  10. Alfiorx
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    La fortitudo era ormai un pò che era sparita... Negli ultimi anni ha "vivacchiato" tra A2 e doppie società, e le cose sono persino peggiorate. Spiace x Treviso, mi sembra impossibile che una piazza così debba sparire!
    Cmq sembra quasi che la FIP goda a far fuori piazze importanti! Hanno incominciato con la Virtus e continuano ancora oggi...
     
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  11. Underhill84
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    Che tristezza mamma mia il basket italiano.... Io ormai è un pò di anni che non lo seguo più... non ho retto alla delusione di vederlo morire lentamente senza che a nessuno fregasse qualcosa qua a Livorno.... Già quando fallì Montecatini (nostra odiatissima rivale) mi partì un pezzo di cuore... i derby infuocati sia sul campo che sugli spalti... i derby nelle giovanili...

     
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  12. Lollo7zar
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    in realtà nemmeno quella era la vera effe ma comunque poteva diventarlo, c'era il progetto di riprendere la vecchia affigliazione e nome, cmq stasera i tifosi della fossa saranno a roseto per una partita di beneficenza di vecchie glorie del basket rosetano, sono gemellati con noi vediamo che dicono...so che comunque ci sarebbe un altro modo di riprendere la vera storica fortitudo
     
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    The Philosopher

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    Il Basket italiano ormai è alla deriva. Ed è per pura fortuna che non sia sparita anche la Virtus Roma (Che comunque sparirà il prossimo anno se Toti non troverà acquirenti)
     
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  14. HerbertKilpin
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    CITAZIONE (Lollo7zar @ 5/7/2012, 22:16) 
    INTANTO GODIAMO

    Il Teramo Basket non c'è più



    E’ finita. Niente più domeniche da passare vicino ad un parquet, non più una squadra da tifare, sostenere o con cui soffrire. Più nulla. Perché questa è la fine che è stata scelta, dal presidente Lino Pellecchia, per il Teramo Basket. Bastava pagare oggi i 18 mila euro dell’affiliazione alla FIP per esistere ancora, anche l’anno prossimo, se non in serie A, almeno in un campionato minore. Il Teramo Basket 1973, invece, non ci sarà più, in quanto struttura sportiva. La società rimane invece ancora in piedi. Società con i suoi crediti ed i suoi debiti.
    Il 14 luglio il Consiglio Federale reciterà il de profundis ufficiale, un semplice atto formale a fronte di un’affiliazione non pagata. Oggi scadevano anche fidejussione e iscrizione per la serie A, cose che comunque passano in secondo piano davanti al funerale sportivo che si sta consumando in queste ore a Teramo.
    Oltre alla prima squadra e alla serie A, scompare anche il settore giovanile. Tutti gli atleti tesserati, grandi e piccoli, sono infatti svincolati. Adesso partirà anche l’asta, a costo zero, per mettere le mani su Achille Polonara e Bruno Cerella.
    Storia di una fine annunciata? Forse sì. Perché quando non si onorano gli impegni con una squadra, con uno staff e con una città, la fine, davvero, non può essere lontana. Il presidente Pellecchia si lamenta di essere stato lasciato solo. In parte è vero. Però solo è anche colui che solo ci vuole restare.
    Molti hanno fatto finta di non vedere o non sapere gli otto milioni di debiti accumulati in nove anni di serie A. Il “modello Teramo” tanto decantato sotto la gestione Antonetti si è sgretolato nel giro di un anno. Il primo passo verso la fine per il Teramo Basket è stato proprio avere sul groppone un tale ammontare di debiti (ribadiamo, ancora senza una spiegazione). Lo stesso presidente Pellecchia, un anno fa, quando ha preso in mano la società di cui prima era socio, davvero non sapeva degli otto milioni di euro? Perché, in questa annata, da chi ha accumulato un tale debito non ha mai preso le distanze?
    Tante sono le domande che, scommettiamo, rimarranno senza risposta. Ma noi continueremo a farle. E la prima è: la società, intesa come Teramo Basket srl, che fine farà caro presidente? Se ci sarà, ovviamente, una fine.

    Ma si gode proprio alla grande per la loro dipartita. La effe? Fino a che ci sarà la Fossa la effe non morirà mai. Punto.
     
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  15. Lollo7zar
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    CITAZIONE (HerbertKilpin @ 15/7/2012, 10:13) 
    CITAZIONE (Lollo7zar @ 5/7/2012, 22:16) 
    INTANTO GODIAMO

    Il Teramo Basket non c'è più



    E’ finita. Niente più domeniche da passare vicino ad un parquet, non più una squadra da tifare, sostenere o con cui soffrire. Più nulla. Perché questa è la fine che è stata scelta, dal presidente Lino Pellecchia, per il Teramo Basket. Bastava pagare oggi i 18 mila euro dell’affiliazione alla FIP per esistere ancora, anche l’anno prossimo, se non in serie A, almeno in un campionato minore. Il Teramo Basket 1973, invece, non ci sarà più, in quanto struttura sportiva. La società rimane invece ancora in piedi. Società con i suoi crediti ed i suoi debiti.
    Il 14 luglio il Consiglio Federale reciterà il de profundis ufficiale, un semplice atto formale a fronte di un’affiliazione non pagata. Oggi scadevano anche fidejussione e iscrizione per la serie A, cose che comunque passano in secondo piano davanti al funerale sportivo che si sta consumando in queste ore a Teramo.
    Oltre alla prima squadra e alla serie A, scompare anche il settore giovanile. Tutti gli atleti tesserati, grandi e piccoli, sono infatti svincolati. Adesso partirà anche l’asta, a costo zero, per mettere le mani su Achille Polonara e Bruno Cerella.
    Storia di una fine annunciata? Forse sì. Perché quando non si onorano gli impegni con una squadra, con uno staff e con una città, la fine, davvero, non può essere lontana. Il presidente Pellecchia si lamenta di essere stato lasciato solo. In parte è vero. Però solo è anche colui che solo ci vuole restare.
    Molti hanno fatto finta di non vedere o non sapere gli otto milioni di debiti accumulati in nove anni di serie A. Il “modello Teramo” tanto decantato sotto la gestione Antonetti si è sgretolato nel giro di un anno. Il primo passo verso la fine per il Teramo Basket è stato proprio avere sul groppone un tale ammontare di debiti (ribadiamo, ancora senza una spiegazione). Lo stesso presidente Pellecchia, un anno fa, quando ha preso in mano la società di cui prima era socio, davvero non sapeva degli otto milioni di euro? Perché, in questa annata, da chi ha accumulato un tale debito non ha mai preso le distanze?
    Tante sono le domande che, scommettiamo, rimarranno senza risposta. Ma noi continueremo a farle. E la prima è: la società, intesa come Teramo Basket srl, che fine farà caro presidente? Se ci sarà, ovviamente, una fine.

    Ma si gode proprio alla grande per la loro dipartita. La effe? Fino a che ci sarà la Fossa la effe non morirà mai. Punto.

    Ieri herb c'erano a Roseto, ne parlavano ma non li vedevp troppo scossi....la fossa è la fossa


    striscione in altro a destra

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