Nesta:"Non mi ritiro e non pretendo niente"

Nesta: "Non mi ritiro
Ranocchia è il mio erede"

Il difensore del Milan conferma che non ha assolutamente intenzione di chiudere: "Avete capito male: vado avanti e non è una questione di soldi". Scudetto: "Lo vinceremo con l'aiuto dei nostri tifosi". E incorona il difensore dell'Inter


MILANO, 13 aprile 2011 - Dici Alessandro Nesta e perdi il conto tra Champions League, scudetti e Supercoppe, senza dimenticare il titolo mondiale del 2006. Trentacinque anni e un esordio avvenuto nel 1993 con la maglia della Lazio. Un curriculum pazzesco. Ma di mollare non se ne parla.

VADO AVANTI — "Il prossimo anno non smetto sicuro, avete capito male, ho affermato di essere quasi alla fine della carriera visto che ho 35 anni, non alla fine" dichiara il difensore del Milan a Sky. Anche le voci sul possibile rinnovo del contratto e sui suoi eventuali mugugni in merito alla cifra per il rinnovo (la metà circa del possibile arrivo Mexes, ndr), sono messe ufficialmente a tacere. "Sono cose false, di soldi non ho mai parlato, ogni tanto qualcuno fa un po' di cinema sul giornale, con uno scudetto in palio può fare comodo provare a mettere scompiglio. Intanto, non so se Mexes verrà, in ogni caso non pretendo niente, non pretendo certamente i soldi di adesso. Chi scrive queste cose lo fa solo per seminare zizzania fra di noi. Con Galliani non ho ancora parlato di niente. C'è l'ipotesi che io possa rimanere un altro anno, ma non si è parlato di cifre, o di niente. Non so dove abbiano sentito quella frase".

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PRONTO PER LA SAMP — Intanto tira un sospiro di sollievo: "La visita a Monaco di Baviera è andata bene: sabato sarò a disposizione - spiega Nesta dopo la visita specialistica effettuata martedì in Germania -; si tratta solo di un problema dell'articolazione dovuta al vecchio intervento. La preoccupazione era quella e quindi sabato torno a disposizione". Contro la Samp che Allegri inviterebbe a non sottovalutare. "Sì, sarà durissima e vorrei che fosse una partita come il derby, con 80.000 persone che urlano e che ci sostengono perché per noi è importante sentire l'aiuto dei tifosi che sono il dodicesimo uomo in campo - conferma il totem rossonero -. Sono sicuro che con il loro supporto vinceremo questo campionato. Intanto complmenti al Napoli, anche se continuo a temere l'Inter per il suo calendario più abbordabile".


Nesta è nato a Roma il 19 marzo 1976. Reuters
L'EREDE RANOCCHIA — Capitolo Ibrahimovic. "Al Franchi penso che sia stato punito oltre misura - sostiene Nesta -. A volte capita di sbagliare uno stop, un movimento, un passaggio e di fare un'imprecazione contro te stesso, dici una parola. Con Ibra nello spogliatoio è tutto ok, qui ogni giorno si diverte, sta allo scherzo, penso che qui abbia trovato ambiente giusto per lui, abbiamo stima per lui, sappiamo la sua importanza, in tv forse scherza meno, ma con noi nessun problema. Zlatan è un giocatore che fa la differenza, è un valore aggiunto, ma abbiamo anche altri giocatori forti come Robinho, Pato e Seedorf. Sappiamo che il Milan ha un gruppo forte che può andare avanti a prescindere da qualcuno". Un Nesta che non ha voglia di appendere le scarpe al chio che, anzi guarda avanti perché "abbiamo tutti voglia di vincere".

THIAGO E ALLEGRI — II futuro italiano in difesa? Nesta indica in Ranocchia il suo erede prima di esprimere un giudizio su Thiago Silva. "Il mio erede? A me piace Ranocchia, ma Thiago Silva è impressionante, per me è il più forte al mondo nel suo ruolo. Lo dicevo quando non giocava, non vedo giocatori forti come lui in tutto. Ha tutto, il Milan sta a posto ancora per tanti anni". L'artefice di questo exploit Milan anche se profondamente rinnovato è senza dubbio Massimiliano Allegri, tecnico verso il quale Nesta spende parole importanti. "Ha le caratteristiche per stare qui tanti anni, è un bravo allenatore, giovane, sta facendo bene, non è facile passare dal Cagliari al Milan con tanti giocatori nuovi e fare benissimo. È uno molto tranquillo, una persona che ti fa vedere che è sereno ed anche la squadra diventa serena, è una sua caratteristica".


Dategli la FASCIA

Quello di Nesta è stato l'acquisto che più mi ha fatto esultare davanti alla tv. Quando lo sentii nell'agosto 2002 mi misi urlare per la casa come un folle. Fenomeno vero.